Tre giudici, una modella e pochi minuti per creare un look davvero personale. Ecco gli ingredienti del nuovo format Professione Lookmaker.
Aprile 2012, un giorno come tanti: ero in salone e stavo lavorando, ad un tratto ricevo una telefonata con la quale mi comunicano di essere stata scelta per partecipare ai casting del talent TV PROFESSIONE LOOKMAKER. In tv? Io sarei andata in tv, ma ci pensate? Ero emozionata ed elettrizzata.
Allo stesso tempo però ero molto preoccupata perché ero consapevole del mio grosso limite che era la paura di parlare in pubblico. Quella era per me l’occasione per provare a superarla, mettendomi in gioco, affrontando ogni mio timore e provare a prospettarmi nuovi orizzonti.
Questo accadeva una settimana prima dell’inizio del percorso di formazione, che si sarebbe tenuto ad Assisi e sarebbe durato 5 giorni, durante i quali avremmo sostenuto delle prove e degli esperti avrebbero selezionato i 15 finalisti che avrebbero partecipato al talent.
Dopo la confusione iniziale mi consulto con mio marito e la mia famiglia e decido di partire lasciando a casa il mio dolce piccolo Lorenzo che aveva solo due anni e mezzo. Era la prima volta che mi allontanavo da lui per cinque giorni consecutivi, ma la voglia di mettermi in gioco in questa esperienza e l’appoggio dei miei mi ha fatto decidere serenamente e sono partita.
Giunta ad Assisi mi sono sentita subito a casa anche se non conoscevo nessuno. Sono stati cinque giorni di formazione stupendi ed un’esperienza unica a contatto con colleghi meravigliosi. Un percorso di crescita professionale intenso e motivante, oltre al fatto di aver conosciuto tanti colleghi ed aver avuto la possibilità di un confronto costruttivo con molti di loro. Sono nate anche delle splendide amicizie…
Alla fine del percorso, l’ultima sera il verdetto finale: Loredana Cossu tra i 15 finalisti!
È stata un’emozione unica, indescrivibile, ero stata scelta tra più di cento colleghi e per me era l’occasione di intraprendere il cammino che avevo sempre desiderato sin da quando ero bambina: diventare lookmaker.
Poiché in quell’anno avevo iniziato un altro progetto, il Trend Vision Award 2012, Wella Professional, sono stata poco fortunata perché il caso ha voluto che l’inizio delle registrazioni del talent e la finale del Trend Vision Award cadessero proprio lo stesso giorno, 8 ottobre 2012, una a Roma e una a Milano…ops! E cosa avrei dovuto fare? Non possedendo il dono dell’ubiquità ho dovuto scegliere. Come tutte le volte in cui mi sono trovata di fronte ad una scelta importante ho avuto mille dubbi.
Nel Progetto Trend Vision avevo investito tanta energia e denaro, avevo coinvolto due persone del mio staff e non sapevo proprio cosa fare, alla fine ho deciso: non si lascia un progetto di squadra a metà, solo per inseguire un proprio desiderio individuale, quando si inizia un percorso in squadra, soprattutto se sei il capitano vai avanti fino in fondo e così ho fatto. Ho rinunciato al talent ed ho deciso di portare la mia modella sulla pedana a Milano insieme alle mie ragazze, con le rispettive modelle.
Ho guadagnato un fantastico secondo premio ma sono rimasta, ahimè, con l’amarezza di aver rinunciato a mettermi in gioco in Professione Lookmaker.
Io però sono tenace e testarda, credo nel progetto che stanno portando avanti con determinazione Sandro Leoniddi ed il fantastico gruppo di formatori che fanno parte di esso: Maria Grazia Longhi, Roberto Bombardieri, Pierpaola Cassino e Fabio Rezzonico così ho deciso di rifare i casting e provarci di nuovo. In ogni caso frequento la Fashion Academy di Professione Lookmaker con l’obiettivo di diventare una brava consulente d’immagine.
Ora ho bisogno solo di un grosso in bocca al lupo.
A presto per il verdetto finale!
L.C.