Nel 2013 il casting per Lookmaker Academy.
Quando ho intrapreso questa meravigliosa avventura, non avrei mai immaginato quali prove avrei dovuto affrontare. Pensavo fosse semplice fare quello che faccio ogni giorno, occuparmi di look. Ma non è stato così.
L’obiettivo era vincere per avere l’opportunità economica di riaprire un Atelier.
Ma ho ricevuto molto di più: ho incontrato nuovi amici e colleghi straordinari, ho arricchito la mia formazione tecnica e relazionale, ho migliorato la capacità di stare davanti le telecamere e di comunicare in pubblico e ho vinto anche un Atelier da Lookmaker.
La realtà è molto diversa da quello che si vede da casa. Il prezzo da pagare per stare in un talent è soprattutto emotivo: bisogna saper gestire le emozioni e mantenere la calma.
Puntata dopo puntata io e i mie colleghi abbiamo affrontato i verdetti dei giudici e le eliminazioni.
Eduardo Tasca è stato sempre molto severo con me. Ho pianto molto a causa dei suoi giudizi ma alla fine, come lui stesso ha ammesso, ho capito che mi stava mettendo alla prova perché credeva in me.
Nel mio lavoro sono abituata a gestire le persone e lavorare in team. Trovarmi a competere con stimati colleghi non è stato semplice, ma insieme abbiamo condiviso momenti indimenticabili.
Abbiamo riso, pianto, litigato, superato insieme momenti difficili.
Ma ormai ero in gioco e dovevo giocare. Sono stata semplicemente me stessa, nessuna strategia solo tanta tenacia e una grande passione per ciò che faccio.
Alla fine ho vinto e per questo un grazie di cuore va ai giudici che mi hanno scelta ed ai miei compagni d’avventura.
Credo che la vittoria del Talent sarà solo l’inizio di un nuovo percorso pieno di sorprese e soddisfazioni.
Non un punto d’arrivo, ma una partenza alla grande!
L.C.
E ora godiamoci insieme il momento più importante della finale: