Se mi segui da un po’ mi avrai certamente sentita parlare di armocromia.
Di cosa si tratta?
È l’armonia dei colori e del modo in cui essi vengono utilizzati per creare un’immagine armonica. Per immagine intendo ogni tipo di rappresentazione: dalla pittura, alla moda all’hairstyle al makeup all’architettura.
Ti è mai capitato di ritrovarti a fare shopping e trovarti nell’indecisione della scelta del colore di un capo? Davanti allo specchio con i due colori vicini e non sapere quale scegliere? Se sei un uomo ti è certamente capitato con la cravatta da abbinare a una certa camicia e a un certo abito. Se sei una donna ti sarà accaduto con una camicia, una giacca, un rossetto o con il colore di capelli dal parrucchiere.
Il commesso del negozio, il makeup artist, il parrucchiere avranno sicuramente espresso il loro parere e ti avranno dato un consiglio dicendoti che per i tuoi colori sarebbe stato più adatto quel rossetto, quel colore di capelli, quella cravatta che ti fa risaltare il colore degli occhi e così via.
Quello che ti sto dicendo contiene due messaggi molto comuni e che si sono diffusi a partire dagli inizi del ‘900, ossia che esiste l’armonia dei colori e che a ogni persona si addicano alcuni colori meglio di altri. Questo concetto fu riportato negli ambiti più disparati, dalla pittura all’arredamento, dalla fotografia al makeup, al parrucchiere.
La teoria del colore in ambito estetico, soprattutto per i consulenti d’immagine, iniziò a svilupparsi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni ’30 quando iniziarono a uscire i primi film a colori. A Hollywood le costumiste e i registi capirono che l’uso corretto del colore poteva essere di grande aiuto alla buona riuscita dell’immagine.
Le origini del metodo vanno ricercate nella teoria di Albert Mansell, ancora oggi una tra le più diffuse per la misurazione del colore che attraverso la forma tridimensionale che ha dato al suo “albero” è riuscito a rappresentare graficamente i valori di tinta, luminosità e saturazione. Proprio da questo studio nasce l’analisi cromatica applicata alla persona. Nasce poi lo studio delle stagioni (o tipologie cromatiche) ognuna caratterizzata dai suoi colori e del metodo per valorizzare ogni persona attraverso l’uso armonico del colore.
Mansell in pratica aveva anticipato il sistema che oggi tutti conosciamo come Pantone.
L’infinità di accostamenti cromatici, secondo me non può essere schematizzata ma dovrebbe esprimere la personalità di ognuno e contribuire a creare la sua unicità.
Come afferma l’autore Roberto Falcinelli: “Le teorie del colore ce le abbiamo addosso tutti i giorni, senza rendercene conto, magari sotto forma di leggenda o di superstizione. Anche quando compriamo una cravatta.”
In conclusione che cos’è l’armonia cromatica?
Io credo che la vera armonia cromatica, oggi non si possa racchiudere in vecchie teorie appartenenti a un secolo fa ma debba esprimere la storia di chi indossa determinati colori. Quando faccio un’analisi cromatica, una volta stabilita la tipologia cromatica e definita la palette colori, certamente tengo conto dei colori amici, quelli che sono naturalmente più in armonia con i colori del cliente e che lo valorizzano al massimo( negli outfit, nel makeup e nella scelta del colore di capelli e accessori) ma spiego anche che il colore deve raccontare una storia, l’unicità di ognuno. Per questo credo che armcromia sia tutto ciò che a livello cromatico riesca a rapprensentare l’essenza e la personalità di chi usa e indossa determinati colori.
L.C.